Qui parlo della condensa:
Devo parlare un minuto di numeri, poi basta.
Partiamo da un concetto semplice: l’aria può contenere in sospensione una data quantità di vapore. Tanto più è calda tanto più vapore può essere contenuto. Facciamo un esempio, è inverno e ho in casa 20°C (in un Mc d’aria a 20° possono essere contenuti in sospensione circa 17gr d’acqua). Sono in una casa di qualche anno e le finestre sono poco efficienti, infatti se misuro la temperatura superficiale del vetro leggo 16°C. A 16° la quantità massima di acqua che può rimanere in sospensione in un mc d’aria è circa 13gr. L’aria quando si avvicina al vetro passa da 20 a 16 gradi quindi può contenere 4gr di vapore in meno al Mc. Dove vanno i 4 gr di vapore che non possono più stare in sospensione? Condensano sotto forma di piccole goccioline sul vetro. Da vapore l’acqua ridiventa liquida. Dove i muri sono più freddi accade lo stesso, come in corrispondenza dei pilastri o in generale dei punti meno isolati. L’aria in prossimità della superficie fredda condensa e la bagna. Spesso troviamo il muro perimetrale con 10 cm di isolante in intercapedine e dove passano i pilastri l’isolante si riduce o sparisce, lì il muro sarà più freddo e inevitabilmente ci sarà condensa all’interno specialmente se nell’aria c’è troppa umidità per scarso ricambio d’aria. Altro caso tipico sono gli spigoli delle stanze dove passano le travi perimetrali esterne, per gli stessi motivi in questi punti la temperatura superficiale interna è più bassa e aumenta il rischio di formazione di condensa. Ancora più diffusa è la imperfetta progettazione della connessione tra serramenti e muro, senza un corretto isolamento né tenuta all’aria la muratura sarà più fredda che altrove.
Quando all’interno dei locali vediamo che l’intonaco si scurisce in alcuni punti è chiaro segno di condensa, lì la polvere contenuta nell’aria si scioglie nelle goccioline d’acqua condensate sul muro e lo macchia piano piano. Ci deve essere la concomitanza di due fattori: il ponte termico tra interno ed esterno (la superficie più fredda) e un eccesso di umidità relativa nell’aria per scarsa ventilazione e mancato ricambio d’aria. In sostanza aprendo più spesso le finestre evitiamo che in corrispondenza dei punti dove la casa è realizzata male si crei condensa.
Perché va evitata la condensa? Principalmente perché favorisce la proliferazioni di muffe, che sono pericolose per la salute e poi perché porta al degrado della casa rendendola oltretutto poco confortevole.
Abbiamo visto che il primo metodo per evitare la condensa è un buon ricambio dell’aria che si può ottenere semplicemente aprendo le finestre di casa (a questo ho dedicato un video) o con una macchina che lo faccia automaticamente. Si chiama VMC che è l’acronimo di ventilazione meccanica controllata.
Vista l’importanza del tema lo approfondirò in un prossimo video.